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Cartina della Val d'Aosta

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GEOGRAFIA - ITALIA - VALLE D'AOSTA

PARCHI NAZIONALI E REGIONALI

Parco naturale regionale del Mont Avic

In stretta simbiosi con le radici del pino uncinato si sviluppano numerosissimi funghi (accertata nel Parco la presenza di almeno 100 specie di ectosimbionti), organismi che agevolano in notevole misura la colonizzazione di suoli poveri da parte dell'albero. La fauna del Parco è rappresentativa di tutti i più noti animali a diffusione alpina presenti nella regione. è caratterizzata in primo luogo dall'elevato numero di specie di insetti presenti, dovuto alla notevole varietà ambientale della Val Chalamy; sono state ad esempio sinora segnalate: oltre 1.100 specie di farfalle e quattro specie di microlepidotteri nuove per la scienza; 22 specie di coleotteri legati alle zone umide; 111 specie di coleotteri fitofagi forestali (ben 32 delle quali mai segnalate prima in Valle d'Aosta). Fra i vertebrati, sono presenti tutti i mammiferi e gli uccelli di ambiente montano diffusi nella regione. Ad eccezione delle specie forestali, favorite dalla grande estensione dei boschi, i vertebrati non raggiungono elevate densità all'interno del Parco a causa delle difficili condizioni ambientali e delle ridotte disponibilità alimentari. L'avvistamento di mammiferi assai conosciuti, come la marmotta o il camoscio, richiede quindi un maggiore impegno da parte dell'osservatore rispetto a quanto riscontrato in altre vallate valdostane. Il camoscio è comunque presente con un buon numero di individui, in parte localizzati nel settore forestale; decisamente più raro è lo stambecco, osservabile soprattutto sulle pendici del Mont Avic. Anche i micromammiferi non sono particolarmente abbondanti e in molti ambienti il toporagno comune e il toporagno nano prevalgono sui roditori (topi e arvicole). Nella Val Chalamy sono state sinora osservate 116 specie di uccelli, 91 delle quali nidificanti. L'avifauna forestale annovera specie assai localizzate come la beccaccia. Sono presenti otto differenti specie di rapaci diurni, numerosi nella medio-bassa Val Chalamy e sui costoni della valle centrale, unico settore ricco di prede di piccole e medie dimensioni. La locale coppia di aquile reali frequenta un territorio che include tutto il Parco e il versante destro della Dora Baltea fra Pontey e Issogne. Oltre ai rapaci diurni, altre specie di uccelli sono stati oggetto di studi approfonditi nell'area del Mont Avic: la pernice bianca, prezioso relitto glaciale legato alla tundra alpina, è presente al di sopra dei 2.100-2.200 metri di quota in tutti gli ambienti idonei del Parco; il fagiano di monte, caratteristico ospite delle foreste con sottobosco di mirtilli e rododendro, scava nella neve polverosa igloo nei quali trascorre in inverno tutta la notte e gran parte del giorno; il picchio nero, presente con una densità di una coppia ogni circa 300 ettari di bosco; la nocciolaia, corvide solitamente legato sulle Alpi al pino cembro e qui in una situazione ambientale simile a quella nota per l'Europa centro-settentrionale: boschi di conifere per la nidificazione e cespuglieti di nocciolo, dai quali la specie raccoglie i frutti nella tarda estate e li accumula come scorta in nascondigli sotterranei. Due specie di anfibi e pesci, la rana temporaria e la trota fario, popolano in buon numero le zone umide del Parco. Le attività umane nell'area dell'attuale parco erano volte ad un'economia di sussistenza basata su pastorizia e agricoltura. I pochi appezzamenti pianeggianti erano coltivati a cereali e patate, il castagno rappresentava una b ... continua a leggere ... n

03 Giu. 2025 2:52:20 pm

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